Nuova Riveduta:

Daniele 11:45

Pianterà la tenda reale fra il mare e il bel monte santo; poi giungerà alla sua fine e nessuno gli darà aiuto.

C.E.I.:

Daniele 11:45

Pianterà le tende del suo palazzo fra il mare e il bel monte santo: poi giungerà alla fine e nessuno verrà in suo aiuto.

Nuova Diodati:

Daniele 11:45

E pianterà le tende del suo palazzo fra i mari e il glorioso monte santo; poi giungerà alla sua fine e nessuno gli verrà in aiuto».

Riveduta 2020:

Daniele 11:45

Pianterà le tende del suo palazzo fra i mari e il bel monte santo; poi giungerà alla sua fine e nessuno gli darà aiuto'”.

La Parola è Vita:

Daniele 11:45

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Daniele 11:45

E pianterà le tende del suo palazzo fra i mari e il bel monte santo; poi giungerà alla sua fine, e nessuno gli darà aiuto.

Ricciotti:

Daniele 11:45

E pianterà le tende del suo palazzo fra i mari e il bel monte santo, e perverrà al termine della sua ascensione; e resterà privo di ogni aiuto.

Tintori:

Daniele 11:45

E pianterà la tenda della sua dimora tra i mari, sopra il monte illustre e santo, e salirà fino alla sua cima, ma nessuno gli recherà aiuto.

Martini:

Daniele 11:45

E pianterà il padiglione del suo palazzo trai mari sul monte illustre, e santo, e salirà sino alla sua cima, e nissuno gli recherà aiuto.

Diodati:

Daniele 11:45

E pianterà le tende del suo padiglione reale fra i mari, presso del santo monte di bellezza; poi, come sarà pervenuto al suo fine, non vi sarà alcun che l'aiuti.

Commentario abbreviato:

Daniele 11:45

31 Versetti 31-45

Il resto di questa profezia è molto difficile e i commentatori differiscono molto al riguardo. Da Antioco il racconto sembra passare all'Anticristo. Sembra che si faccia riferimento all'impero romano, la quarta monarchia, nei suoi stati pagani, paleocristiani e papali. La fine dell'ira del Signore contro il suo popolo si avvicina, così come la fine della sua pazienza verso i suoi nemici. Se vogliamo sfuggire alla rovina dell'infedele, dell'idolatra, del persecutore superstizioso e crudele, così come a quella del profano, facciamo degli oracoli di Dio la nostra norma di verità e di dovere, il fondamento della nostra speranza e la luce dei nostri sentieri attraverso questo mondo oscuro, verso la gloriosa eredità di lassù.

Riferimenti incrociati:

Daniele 11:45

Gioe 2:20; Zac 14:8
Dan 11:16,41; Sal 48:2; Is 2:2; 14:13; Mic 4:2; 2Te 2:4
Dan 2:35; 7:26; 8:25; Ez 38:22,23; 39:2; 2Te 2:8; Ap 13:10; 14:14-20; 19:19-21; 20:2,9

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